Cambio ai vertici delle Premiate Trattorie Italiane. Il presidente in carica, Federico Malinverno del Caffè La Crepa, si congeda e lascia il testimone al suo collega Simone Circella de La Brinca di Ne.
Fiero di aver creato un’associazione che salvaguarda i valori della vera trattoria italiana e di aver partecipato attivamente a questi anni di scambio, di condivisione e di rafforzamento di progetti singoli e collettivi, il Presidente uscente dichiara: “L’associazione è una parte di me, resto partecipe e a supporto di tutte le iniziative e le idee che prenderanno vita, e sono oltre modo felice di passare il testimone a un ragazzo giovane, il mio collega Simone Circella de La Brinca di Ne, che sono certo saprà dare nuovo impulso e nuove visioni all’associazione sia sul piano umano, sia su quello professionale”.
Il nuovo Presidente Simone Circella ringrazia il suo predecessore ed è orgoglioso di raccoglierne l’eredità. In attesa di portare avanti nuovi e stimolanti progetti, si dice pronto a sostenere le Premiate Trattorie Italiane.
Queste le sue parole di inizio mandato: “credo molto nelle Premiate Trattorie Italiane, che più che un progetto, è uno stile di vita volto alla diffusione dei valori legati al cibo e alla cultura dei luoghi. In questi primi anni siamo cresciuti molto come associazione grazie all’impegno di ogni trattoria e all’orchestrazione del presidente Federico Malinverno e oggi mi trovo a raccogliere un’eredità importante.
Ogni realtà aziendale ha i propri valori e obiettivi che sono condivisi attraverso l’associazione e sempre più ci muoveremo per trovare nuovi spunti, forti anche del supporto e del dialogo corale con il direttivo e con ogni singola trattoria. È un progetto popolare il nostro, trattiamo di cultura del buon cibo, di cucina, di territori, di produttori, di convivialità e benessere, e miriamo a incentivare il coinvolgimento con chi voglia ascoltare e condividere i nostri principi. Per noi la trattoria è un valore culturale e distintivo del nostro Paese, da salvaguardare e da fare evolvere con l’epoca in cui viviamo.
La nostra non è una ristorazione museale, ferma in un tempo passato indistinto, ma un modo di accogliere e di cucinare qui e ora, con valori che si trasmettono da generazioni, ma che sanno adattarsi alla contemporaneità. Sappiamo quanto il gusto si modifichi nel tempo e, in questo momento di grandi cambiamenti, osserviamo quanta attenzione si ponga verso il cibo. Quanto certi parametri, ignorati in passato, oggi siano tenuti in considerazione da una clientela sempre più informata e attenta alla salubrità, alla sostenibilità, ad aspetti sociali ed etici. Forti del ritorno alla trattoria di famiglia da parte di tanti giovani che, come me, hanno scelto di portare avanti un mestiere che vuole far star bene gli altri, ci faremo ambasciatori di un concetto italiano di trattoria, cercando nuove visioni e nuovi linguaggi da condividere in nome della qualità, della bellezza e del benessere a tavola”.
Federico Malinverno (in altro) e Simone Circella (in basso)