Si è svolto sabato 9 Marzo a Firenze questo incontro a cui ha preso parte anche il presidente dell’associazione Federico Malinverno. Un momento di confronto che ha portato in scena le opinioni di esperti come Marco Bolasco (Giunti editore), Davide Paolini (il Gastronauta) e testimonianze importanti come quella di Andrea Gori, sommelier della storica insegna fiorentina Da Burde. Han preso parte al ring anche Fabio Picchi e Roberto Casamenti.

@michaelpezzaioli photo credit
“Io sono qui a rappresentare le PREMIATE TRATTORIE ITALIANE, un’associazione senza scopo di lucro nata 12’anni fa per valorizzare la cucina tradizionale e la trattoria intesa come chiave di accesso al territorio, custode della memoria.
Sono giovane ed è per questo che mi hanno scelto… sulle spalle ho il peso di ben 13 famiglie che da tanti anni fanno questo mestiere con passione, dedizione, convinzione e umiltà.
Prima di continuare vorrei però fare un focus su cos’è la trattoria per evitare confusioni con altri format oggi di moda, penso ai bistrot, ai wine-bar, ai neo-bistro e agli agriturismi. Per fare ciò ho scelto proprio la definizione che Taste pubblica nel calendario di questo stesso evento: Luoghi dove si respira la tradizione attraverso ricette di famiglia, tramandate di generazione in generazione, piatti che comunicano un territorio e la specificità dei suoi prodotti, ma anche valori autentici. Sullo sfondo la cucina italiana con le sue mille diversità.
Dopo questa doverosa premessa posso ora raccontarvi come e quando siamo nati.
Le PREMIATE TRATTORIE ITALIANE nascono nel 2006/2007 da un’idea di Franco Malinverno (Caffè La Crepa), Moreno Balzoni (Locanda al Gambero Rosso), Alberto Bettini (Amerigo 1934), Avgustin Devetak (Lokanda Devetak) e Sergio Circella (La Brinca). In quei momenti la cucina tradizionale stava vivendo un momento di declassamento, erano gli anni di Ferran Adrià e dell’innovazione a tutto spiano. Se oggi avessimo la pazienza di sfogliare le guide di quel periodo, leggendone le recensioni ci accorgeremmo come eravamo diversi: i ristoranti, da una parte, dall’altra le trattorie. Un’innovazione cieca (… geniale ma mal tradotta dallo spagnolo, ndr) contro una tradizione talebana. Così era il mondo agli occhi del consumatore. Gli chef stessi rigettavano la tradizione, oggi, invece, tradizione e territorio sono parte integrante dell’esperienza gastronomica a tutti i livelli (anche grazie a noi, ndr). Oggi anche loro fanno la trippa, prima no, eccetto casi isolati che non hanno mai abbandonato le loro origini e le loro ricette tradizionali elevandole al massimo (…penso al Pescatore della famiglia Santini, ndr).
La nostra associazione conta 13 iscritti (che liberamente han deciso di aderire e sottoscrivere il nostro statuto www.premiatetrattorieitaliane.it ) di cui una sola che cucina pesce di mare… Questo nuovo ingresso è un indirizzo da scoprire, più unico che raro. Gennaro d’Ignazio è persona coraggiosa e quando c’è il fermo pesca chiude addirittura il locale. Potrei raccontarvi delle lente cotture, dell’importanza della tovaglia, della carta vini, del fuoco a legna e altre 12 storie meravigliose… ma non sono qua per questo.
Sono qua per raccontare come nel 2007 abbiamo dato vita a queste idee con preciso intento di salvare uno stile tutto italiano, percependone l’urgenza. Così, anno dopo anno, abbiamo dato ufficialmente il via a questa associazione che parla di tanti territori sparsi per l’Italia dove fornitori (quelli veri, vignaioli compresi ndr), ristoratori, albergatori e clienti lavorano fianco a fianco dando così vita nuova alla meraviglia peninsulare.
Mangiare, dormire, visitare, comprare…. queste le esperienze che la TRATTORIA propone ai suoi clienti. Deve farlo, perchè il cliente è al centro, e parte stessa, dell’esperienza.
Crediamo nell’Italia unita nelle sue diversità, vogliamo fare gruppi e non guerre.
Abbiamo molti progetti, alcuni concreti altri più aleatori, noi ci crediamo ugualmente e vorremmo riuscire a far diventare la trattoria patrimonio UNESCO, così come la Francia ha fatto con i Bistrot, proprio perchè non siamo secondi a nessuno, nemmeno alla Francia.”
Federico Malinverno
Presidente PREMIATE TRATTORIE ITALIANE